sabato 25 febbraio 2012

CI SIAMO, ECCO LE AUTO SENZA CONDUCENTE

Le strade in Nevada sono pronte per le auto robot senza conducente. All'inizio di questo mese, la Commissione legislativa del Nevada ha approvato la sperimentazione di veicoli autonomi sulle strade dello stato. Le vetture saranno identificabili da una targa rossa.

In realtà, qualsiasi azienda può testare il proprio sistema driverless in Nevada; Google è semplicemente stata la prima, e non sarà l'unica. Il sistema della grade G può essere installato su qualsiasi veicolo tanto che la società ha ricevuto il brevetto ufficiale a fine 2011. Portavoci di Google fanno sapere che le auto robot "hanno il potenziale per aumentare in modo significativo la sicurezza di guida".

In questa fase di test, anche se potrebbero viaggiare completamente sole, il Nevada ha chiesto che le auto abbiano almeno due persone a bordo così da evitare problemi in caso di intoppi; intoppi che non ci sono stati, le auto che hanno già passato il test, ottenendo quindi una targa verde, sono numerose.

"Non ci sarà mai alcun crash", ha detto un portavoce dello stato del Nevada. Lo stesso ha fatto sapere che Google sta testando le sue vetture senza conducente "quasi-legalmente" in California, dal momento che non c'è una regola scritta in merito le auto sono effettivamente su strada.

"Nevada è il primo stato ad abbracciare quello che è sicuramente il futuro delle automobili" ha fatto sapere il responsabile dell'istituto di motorizzazione del Nevada lo scorso 15 febbraio, "queste norme stabiliscono le aziende devono soddisfare i requisiti per testare i propri veicoli su strade pubbliche"

Che ne pensate? Futuro? Follia? Fantascienza?

Aspetto i vostri commenti...

LEI 42 ANNI, LUI 15: SPOSI

Si scandalizza l’Austria per la relazione tra una donna 42enne ed un ragazzo di appena 15 anni. Ma non è solo per il loro legame ormai consolidato da ben tre anni, bensì perchè lei, Renata Juras, è incinta del ragazzino, Erwin Lechner, da ben 20 settimane.

Così l’amore sbocciò quando Renata, allenatore dell’Under 13 del Wiener Neustadt di pallamano, vide Erwin nel suo liceo per delle selezioni. Il ragazzo è un talento naturale per questo sport, così passò il provino e, da allora, lei lo prese in squadra. Giorno dopo giorno, c’era qualcosa che attraeva sempre di più i due. Dopo ogni allenamento, Renata tratteneva Erwin con scuse su allenamenti extra, fino a quando non schioccarono i primi baci. Così nacque la loro relazione.

Renata e Erwin sono stati intervistati dal Welt Online poichè la loro storia ha catalizzato l’attenzione di tutto il mondo. In molti si interrogano sul fatto che una donna di 42 anni non possa affrontare una relazione con un ragazzino di 15 e addirittura aspettare un bambino per crearsi una famiglia: in Austria la considerano una vera e propria incosciente. Ma Renata, sulle pagine del giornale viennese, non ci sta e ribadisce che il loro amore è vero e sincero.

Sapevamo a cosa andavamo incontro fin dall’inizio, altrimenti non avremmo scelto di continuare. Rendere la cosa pubblica ha significato molto per entrambi e ci rendiamo conto che la gente non lo crede possibile. Ma il fatto che si scandalizzano è soltanto un problema loro, non certo nostro. Cosa amo di lui? Il fatto che riesce a prendere ogni impegno sul serio, come un adulto. Lui riesce a contare solo su stesso, in certi aspetti è anche meglio di un uomo. Siamo insieme da tre anni e non ci è mai capitato nulla di spiacevole. Molte persone che hanno parlato male di noi, usano il nostro rapporto come valvola di sfogo per la frustrazione dei loro rapporti personali.

Anche Erwin dimostra di avere le idee chiare sul rapporto con la sua allenatrice e che, nonostante sia soltanto un ragazzino, non riesce ad esprimersi pienamente senza Renata al suo fianco. Così, nonostante la condanna che la donna ha ricevuto, ha voluto restarle accanto e, adesso che tutto sta per finire, regalarle un figlio è stata la cosa ideale.

Renata è bellissima. Nel nostro rapporto io sono quello più tranquillo, mentre lei è molto più suscettibile di me, anche un pò irrequieta. Ci sposeremo a Budapest, amiamo quella città. Ci siamo stati di recente ed avevamo gli occhi di tutti addosso. Non ci da fastidio, solo che ci piacerebbe poter vivere il nostro amore libero dai pregiudizi della gente. Cosa succederebbe se capitasse ad uno di voi?

Opinione personale, che lascia il tempo che trova, è che una donna di 39 anni che avvicina un ragazzino di 12 dopo gli allenamenti qualche problema di pedofilia lo abbia, ma lascio ai lettori la sentenza finale.

Nel frattempo, però, i sostenitori di un unione, che sia un semplice fidanzamento o un matrimonio con rito civile o religioso, “normale” possono restare tranquilli. I dati Istat sui matrimoni per classi di età degli sposi, in riferimento al 2009, ci dicono che la maggioranza è composta da uno sposo compreso tra i 25 e i 29 anni ed una sposa compresa tra i 20 e i 24. In un solo caso su 200.000 matrimoni complessivi, lo sposo è un sedicenne e la sposa è compresa tra i 20/24. Qualora il caso di Renata ed Erwin diventasse una consuetudine, sarebbe legittimo comininciare a formulare nuove teorie sull’essere umano legate alla sfera sentimentale, perchè sarà anche vero che quando c’è l’amore, c’è tutto, ma eppur vero che sarà difficile la sera guardare un telegiornale, quando tuo marito (o tua moglie) non vuole perdersi il nuovo episodio del suo teen drama preferito!

venerdì 24 febbraio 2012

LA NASA CERCA TE PER MARTE!

Missione su Marte, la Nasa chiama tutti i supernerd spaziali.

La mission è quella di mangiare cibo per astronauti in una simulazione di viaggio verso il Pianeta Rosso. 4 mesi la durata, là sulla colata lavica di un vulcano hawaiano, indossando tute spaziali.

Divertente? Poco. Stimolante? Forse. Mal pagato? Sicuramente.

1,72$ l'ora, 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per 120 giorni per 5.000$ di ingaggio: i fortunati potranno assaggiare cibi istantanei e quelli con ingredienti particolari studiati apposta per la missione con tutti gli scienziati a stelle e strisce messi là, a monitorare le loro reazioni.

I ricercatori della Cornell university e della University of Hawaii-Manoa ne stanno cercando 6, tutti laureati in ingegneria, scienze biologiche o fisica, matematica o informatica, non fumatori, e con esperienza.

Difficile intuire che esperienza si possa avere nell'andare su Marte, o nel mangiare cibi istantanei, ma se parlate inglese potete provarci anche voi. La missione partirà a maggio, al di là di tutto, messi su una colata lavica hawaiana, sembrerà veramente di stare nello spazio. Con tutto quel che ne consegue.

lunedì 13 febbraio 2012

NICOLAS CAGE E' UN VAMPIRO?

Cambio completamente taglio al blog, voglio riempirlo di curiosità che trovo navigando in rete.

Stamattina mi sono imbattuto, per caso, in questa foto, era sull'edizione online del New York Daily News.

Risale al 1870, è di un prigioniero confederato della Guerra Civile, conosciuto come luogotenente G.B. Smith o Robert M. Smith, scattata nel campo di prigionia di Johnson's Island in Ohio.

Non serve essere dei maghi per notare l'incredibile somiglianza con Nicolas Cage. Ecco perchè il proprietario, dopo averla ritrovata e assicurando che non si tratta di un fotomontaggio, dichiara che la foto "è la prova che Nicolas Cage è un vampiro" ed è convinto che il nipote di Francis Ford Coppola "si crei una nuova vita e una nuova identità ogni 75 anni circa. Fra 50 anni potrebbe essere un politico, un leader religioso o il presentatore di un talk show". L'antiquario ha assicurato che non si tratta di un fotomontaggio e ha subito messo la foto in vendita su eBay alla modica cifra di un milione di dollari, anche se poi gli amministratori del sito hanno rimosso l'ordine per aver riscontrato una violazione dei termini per la vendita.

E dire che nell'89 quell'interpretazione in Vampire's Kiss sembrava molto ben fatta....


venerdì 1 aprile 2011

5 DEL MATTINO

Un anno è passato dal mio ultimo post qui. Sono le 5 del mattino, sto terminando il manuale sul gioco online che verrà pubblicato a breve e...non capisco perchè non ho sonno visto che questa mattina avevo terminato di scrivere alle 7, mi ero messo a letto poche ore per poi essere in onda al telegiornale alle 12.28.

Simona è ancora arrabbiata con me, ma mi fa sempre tanta tenerezza, le giornate di lavoro proseguono a ritmi elevati, 4 servizi al giorno non sono pochi, se in più aggiungiamo la doppia conduzione dei telegiornali, la trasmissione sul poker e quella sui cavalli siamo a posto. A proposito, anche oggi avrei centrato il quartè, dopo il quintè di ieri da 100mila euro suggerito in diretta, dopo il quartè del giorno prima da 17mila euro suggerito in diretta, oggi è arrivato ancora il quartè. Fortuna che ho deciso di non giocare mai, non vorrei proprio diventare ricco così! Va bene comunque, gli apprezzamenti dei telespettatori arrivano in privato ed è la cosa più importante (parlo come la volpe davanti all'uva).

Scherzi a parte, my house is a mess! Vado a mettere a posto che è meglio. Anzi no, tra poche ore devo andare al lavoro e ho dormito quattro ore nelle ultime 48. Non è colpa mia se sono in grande forma....

lunedì 19 aprile 2010

PRESSLEAGOPOLI

Dopo "1-2-3-Stella!" nasce il nuovo gioco della primavera 2010. Per la gioia degli sponsor e delle buone maniere..."9-10-TL!". Giocare è semplice, ma vi servono alcuni ingredienti importanti:
1- Un arbitro che durante la partita diventa incredibilmente sordo. Vanno bene anche quelli che si convertono ad altre religioni, rendendo così parole senza senso quelle che i comuni cristiani chiamano bestemmie e che vengono identificate come offese a Dio. In questo modo se dopo pochi minuti di gioco il tuo portiere, quello che salverà il risultato più volte, impreca contro i Santi del cielo, con la S maiuscola, potrai sempre rispondere: "Io sono per Allah, non ho sentito bestemmia". Il fatto che al secondo anello del Forum di Assago, dove stavano tenendo la Santa Messa, si siano fermati per dire il rosario e redimere la zona dai peccati è un dettaglio trascurabile.
2- Avere buoni rapporti coi vertici dell'organizzazione. Qui vi potete sbizzarrire: una cena al ristorante o un'uscita in compagnia possono andare bene, un passaggio sulla vostra emittente con nome e logo della Press League sarebbero però più graditi.
Collezionati gli ingredienti, una volta visti i referti ufficiali vidimati dal vostro arbitro ottomano e resi pubblici per tre giorni tre sul sito ufficiale dell'evento, potete fare pressioni affinchè vi aggiungano una rete sul risultato finale.
Qualcuno a TeleLombardia dice che ha segnato Bolognesi, vero rispondiamo noi. Perchè però se il referto, con tanto di X vidimate dall'arbitro ottomano, dice 9-5 dobbiamo improvvisamente ritrovarci sotto di 5 reti per un 10-5 finale non maturato sul campo? Ecco la lista dei marcatori tiellini: Russo x 4, Ruiu x 3, Porro, Gallo, Bolognesi. C'era anche un autogol di Currò, e farebbero 11. Eppure il referto ufficiale diceva 9.
Non è che forse la rete di Bolognesi, così come l'autogol di Currò, siano state assegnate ad altre persone? Perchè l'organizzazione deve cedere alle pressioni e ufficializzare, il martedì, un 10-5 non maturato sul campo? Ok l'arbitro ottomano, ok il gioco della primavera 2010, ma pressleagopoli no!

lunedì 5 aprile 2010

CIAO DON MOSCA

Non scrivo in questa pagina da due anni ormai, torno a farlo oggi perchè per me la scomparsa di Maurizio Mosca è qualcosa di più di un semplice lutto all'interno del mondo del giornalismo.


"Buongiorno Dott. Mosca..." così gli dissi il primo giorno di lavoro insieme, quando sedevo nella scrivania di fronte alla sua e muovevo i primi passi a livello televisivo. Mai dire Gol era lontano, prima di andare in onda (io neanche ci pensavo) c'era da rimboccarsi le maniche e fare tanta "cucina", come si dice in gergo. Non potevano affidarmi a maestro più grande in tal senso, uno che la tv la conosceva bene. Avevo superato il mio colloquio, dovevano presentarmi a lui.




IL PRIMO INCONTRO
"Buongiorno Dott. Mosca...." dissi timidamente.
"Ma ma... Dall'o! Chi è questo qui?!?" rispose rivolgendosi ad un collega, compagno di mille giornate, e sfuriate, passate al fianco di Don Maurizio.
"Come chi è?!? E' Alan Tonetti!" confermò Dall'o.
"E cosa vuoi?!?" mi disse guardandomi negli occhi.
"Mah - risposi io in discreto imbarazzo - sarei qui per lavorare con lei...".
"Ooooohhhh!!! - aggiunse toccandosi la fronte come se l'avessero ferito nello stile di "Ah, come gioca Del Piero" - Diamoci del tu, preparami subito un pezzo sulla crisi dell'Inter poi fammelo vedere. Dai - aggiunse digrignando i denti come faceva mille volte al giorno - muoviti, schiavo!". Sorridevo, era esattamente come l'avevo sempre visto in tv.

LA MIA PRIMA DOMANDA
"Maurizio, va bene così?" gli dissi porgendogli il foglio con la mia prima stesura di articolo.
"Coumeeeee?!?!?!?" mi rispose.
Non riuscivo a trattenere le risate, era il periodo del tormentone, quando lo prendevano in giro per questo suo modo di dire; pensavo lo facesse apposta in tv, mi sbagliavo.
"Il mio articolo sulla crisi dell'Inter...." sottolineai.
Lui lo prese, forse si mise a leggere la prima riga, forse, poi mi rispose secco: "Ma no no no! Cos'è questo schifo?!? Riscrivilo completamente, e non farmi più vedere questa merda!".

Oddio, cominciamo bene!!!

Su consiglio dei colleghi cambiai la prima riga e glielo riconsegnai identico in tutto il resto un quarto d'ora dopo. Lui mi fece i complimenti.
I miei aneddoti potrebbero andare avanti molto, magari lo farò nei prossimi giorni.

Don Mosca era così, prendere o lasciare.

Mercoledì andrò a portargli l'ultimo saluto. Mi mancherà.