martedì 27 febbraio 2007

LO STRANO CASO DEL DOTT. LAPO E DEL TRANS PATRIZIA

Ci ho lavorato tutto il giorno e continuerò a farlo fino a che non arriverò ad una conclusione. La domanda è: chi ha incastrato Lapo? Le sue recenti dichiarazioni al New York Post suonano strane: "Come si spiega che al mio arrivo all'ospedale c'era già un fotografo pronto ad aspettarmi?"; l'allusione che l'autore dell'intervista fa è diretta a Luciano Moggi, ma non viene riportato alcun virgolettato. Moggi voleva incastrare Lapo? Se sì perchè farlo in questo modo? Qualcosa non torna... Che fine hanno fatto le foto? Cerco Lapo attraverso il suo ufficio stampa, mi dicono che è disponibile per un'intervista ma è impegnato al Warner Center con Henry Kissinger, premio Nobel per la pace e storico segretario di stato americano sotto la presidenza Nixon; devo guardare altrove. Cerco il trans. Chiamo la redazione di Studio Aperto, non mi vogliono aiutare, il Corriere della Sera, stessa solfa, il settimanale "Chi", ma sono in chiusura di numero e non hanno tempo per me; non demordo comunque e trovo il contatto. Mi risponde con disponibilità, ma non può parlare in maniera ufficiale perchè ha l'esclusiva (retribuita) con un famoso settimanale che pubblicherà uno speciale nei prossimi giorni; "Lapo mi ha stancato" è tutto quel che gli cavo fuori. Resta da cercare il fotografo, ma nessuno sa chi sia nè che faccia abbia. E' Patrizia a darmi direttamente il numero, è lui a raccontarmi tutti i dettagli della vicenda: "Moggi non c'entra nulla, sapevo da mesi quel che faceva Lapo. Ho saputo prima io dell'ambulanza che era stato male". Che fine hanno fatto le foto? "Non posso rispondere, ma erano impubblicabili". Ora ho capito tutto, domani parlo con Lapo e chiudo il cerchio.

lunedì 26 febbraio 2007

LO SPOGLIARELLO DI RONALDINHO

Ha risposto a modo suo a tutte le critiche dell'ultima settimana, con uno slalom tra i difensorbirilli dell'Atletico Bilbao e una traversa che grida vendetta; uno spogliarello a fine partita, un messaggio chiaro a tutti quanti l'avevano messo sulla croce per le sue prestazioni. "Poco conta il peso - ha detto El Gaucho a fine partita - conta quel che uno fa nel rettangolo di gioco; chi mi ha criticato ultimamente si faccia un esame di coscienza". Per la cronaca, Ronaldinho è già a quota 15 gol in campionato, gol che vanno a fare il paio con le giocate che "valgono il prezzo del biglietto" messe in scena in ogni match. Così, mentre a Barcellona si mangiano le mani per un rapporto che ormai si è deteriorato, a Milano, sponda rossonera, si continua a sognare: oltre a quelle su Dinho si infittiscono le voci in merito ad uno scambio Gilardino-Buffon con la Juventus, voci che andrebbero a confermare quanto abbiamo già detto nei post precedenti.

venerdì 23 febbraio 2007

ORA E' GORDO ANCHE RONALDINHO


Ecco la conferma di quanto detto nel post precedente: Ronaldinho è ciccione. Nella foto a fianco si può notare chiaramente la differenza tra prima, addominali scolpiti, e dopo, ossia adesso, con Ronaldinho in versione Ronaldo spagnolo. La foto è stata scattata al termine del match di coppa col Liverpool, quando il Gaucho è andata a scambiare la maglia con Kuyt; i giornali iberici si sono già scatenati attaccando pesantemente il giocatore brasiliano che sembra essere ormai lontano dai fasti del passato. Si parla di un aumento di peso variabile tra i 3 e i 7 chili rispetto a tre anni fa, se così fosse potrebbero essere contenti i tifosi rossoneri: se tutti i gordi che arrivano sono come Ronaldo...ben venga la ciccia!

mercoledì 21 febbraio 2007

CIAO GILA

E' una voce che circola da una ventina di giorni, non l'avevo ancora pubblicata solo perchè volevo recuperare qualche info in più, ma ora mi sembra pressochè certa: Gilardino sarà il nuovo attaccante della Juventus dalla prossima Estate. Al Milan, è innegabile, non si è ambientato come tutti si aspettavano e la Juventus che torna in serie A potrebbe essere l'ambiente giusto per farlo tornare ad altissimi livelli. Se, come penso, verrà sostituito da Ronaldinho, i tifosi rossoneri se ne faranno una ragione in men che non si dica...

martedì 20 febbraio 2007

CAPELLO E LIPPI

Capello rischia, e non è una novità dell'ultima ora. Pare che si sia già dimesso nella giornata di ieri, dimissioni rientrate in serata perchè stasera si gioca l'ottavo di finale contro il Bayern Monaco. Qualcuno dice che a prescindere dal risultato sia già tutto scritto, ed io concordo, anche se non condivido. Il Real Madrid è a soli 4 punti dal Barcellona capolista, credo che si possa lasciare al tecnico friulano quanto meno il beneficio del dubbio. Non vanno meglio le cose a Milano, non ne parla nessuno ma Ancelotti non gode più della fiducia della società tanto che sarà Marcello Lippi il tecnico del Milan nella prossima stagione. Accetto scommesse.

martedì 13 febbraio 2007

ROMA VS MILANO 1-0

Samuel Eto'o ha sparato a zero su Rijkaard e su Ronaldinho, la convivenza a tre non può più andare avanti e inevitabilmente uno tra il brasiliano e il camerunense farà le valigie la prossima Estate. Pare che su entrambi ci sia il Milan, ma le notizie non vengono ancora confermate da trattative ufficiali o presunte tali. Il prefetto Serra ha stabilito che la gara di Champions League di martedì della Roma verrà giocata in serale alle 20.45, ancora da definire invece l'orario, e forse anche il luogo di Inter-Valencia. Ora, al di là dei campanilismi, ma era San Siro o l'Olimpico dove la gente ha voltato le spalle al campo fischiando durante il minuto di silenzio? E' a Milano o a Roma dove non si possono giocare i derby in notturna perchè non può venire garantito l'ordine pubblico? Certe cose, veramente, sono inspiegabili; o meglio, si spiegano da sole...

lunedì 12 febbraio 2007

QUEI FISCHI ROMANI...

L'Inter vince, aiutata ancora una volta dagli arbitri (gli interisti riguardino nell'ordine la trattenuta di Adriano su Moro in occasione del primo, bellissimo, gol + il fallo di mano di Crespo sulla rete del raddoppio, anche qui con un Sicignano d'annata + il volo di Cordoba, sembrava colpito da una pallottola sparata dagli spalti, con Pellissier lanciato a rete), il Milan presenta un Ronaldo che, al di là dei proclami dei giornali, mi è sembrato ancora un po' appesantito, la Juve pareggia col Vicenza dopo esser passata in vantaggio per 2-0. Il calcio giocato non presenta grosse novità, il campionato è il solito, molta gente ormai lo segue solo per questioni fantacalcistiche, ma vorrei sottolineare i fischi di Roma durante il minuto di silenzio in memoria di Raciti. Sono stati solo un centinaio di tifosi, tutti per altro denunciati e riconosciuti cui è già stato affibiato un bel DASPO (Divieto di Assistere alle manifestazioni SPOrtive), subissati dagli appalusi del resto dello stadio che ne hanno coperto le atrocità; ma così non va. Il problema, lo sottolineo per l'ultima volta, non è calcistico, non è dei gruppi ultras, ma sociale; bisogna partire dalla base.

venerdì 9 febbraio 2007

SI GIOCA

Ormai è ufficiale, il campionato riprende con tutte le partite in contemporanea. A San Siro, e nel momento in cui scrivo è un'anteprima, entreranno solo gli abbonati perchè hanno installato in tempo i 28 tornelli richiesti per non giocare completamente a porte chiuse. Non ci fossero riusciti lo stadio non sarebbe stato a norma, sai che differenza... Il Presidente Franza del Messina ha chiesto, unitamente a Pulvirenti (quello del Catania) il rinvio della partita per motivi di ordine pubblico, i tifosi del Brescia hanno detto basta al tifo organizzato, strada che sembra essere percorsa anche da quelli del Torino. Se la Maratona dovesse perdere le coreografie, il calore, l'entusiasmo della gente che ha da sempre contraddistinto la squadra granata sarebbe una grave perdita. Insomma, si va avanti nonostante tutto, ma mi sembra che si stia facendo un po' il passo del gambero; spero di essere smentito dai fatti.

giovedì 8 febbraio 2007

MA COSA STANNO FACENDO?

Faccio la parte dell'ignorante e mi chiedo: "Qual è la cosa giusta?". Il Governo decide che si riparte: la metà degli stadi a porte chiuse, per gli altri tutto normale; ok, qualche legge inasprita in più, ma non credo che a Palermo o a Messina cambi molto rispetto a prima, chi voleva fare casino lo farà ancora mentre chi voleva vedere la partita riuscirà a vederla come prima correndo gli stessi rischi di prima. Encomiabile Zamparini, che ha deciso di far entrare le famiglie in curva a 1 euro, questa è una delle strade che si posso percorrere. A parte qualche pecora nera qua e là i Presidenti si schierano contro questo provvedimento comunque, minacciano scioperi già dal prossimo turno di campionato, dicono che non cambierà nulla. Ma la massaia della bassa lodigiana o l'operaio che lavora 8 ore e che di leggi capisce poco o nulla che messaggio riceve quando torna a casa la sera? C'è solo un gran casino, come al solito purtroppo.

mercoledì 7 febbraio 2007

COME SI RIPARTE?

Negli ultimi giorni si susseguono consigli dei ministri, dichiarazioni di politici, di Presidenti, di giornalisti, di tutti quelli che vogliono parlare. Io sinceramente non so cosa sia giusto, il mio lato umano dice di fermarsi, di ripartire solo con regole giuste, con leggi severe che puniscano i colpevoli; ma quando ci penso lo ritengo un po' utopistico, non è possibile fermare una macchina come il calcio, paradossalmente si potrebbero creare più danni di quanti non ne siano già stati fatti e alla fin fine pagherebbero in troppi. Spero in un intervento del Governo in maniera seria, con leggi dure ma anche con fondi per la ristrutturazione degli stadi, per la sicurezza delle famiglie, per qualunque cosa per cui la nostra coscienza ci dice che "è giusto far così". Ne abbiamo parlato anche al tg di ieri, ma il tempo è volato e non siamo arrivati a una conclusione degna di tale nome. Spero ci riesca qualcun altro...

domenica 4 febbraio 2007

POVERO CALCIO

Sono sempre pacato nei modi e nei termini, ma quei bast... che vanno allo stadio a far casino non si possono bruciare?
Certe volte mi verrebbe voglia di non usare mezze misure, chi sta in mezzo a quel casino ci sta SOLO perchè ci vuole stare. E siccome viviamo in una società che si presume civile e con un ordinamento che dovrebbe mantenere l'ordine, rispettiamo le regole. Partite a porte chiuse e processi per direttissima per chiunque si pensi anche solo lontanamente coinvolto. Così allo stadio ci vanno solo i giornalisti mentre certe persone non si ritrovano più solo contro la polizia ma anche contro i tifosi normali che per colpa loro non possono entrare. Ma lasciate lo sport agli sportivi!