mercoledì 4 aprile 2007

TUTTI I PROBLEMI DEL MILAN

Basta guardare in faccia il Presidente per capire che aria tira in casa Milan, il volto cupo al termine della partita col Bayern Monaco lascia intendere tutto, senza fraintendimenti. Basta guardare la squadra da fuori per capire che sono molte le cose che non vanno, Berlusconi lo sa e non lo manda a dire per interposta persona: le molte occasioni da rete create fanno capolino coi troppi errori sotto porta, il parziale favorevole con la squadra in vantaggio per ben due volte si scontra con la realtà del 2-2 finale; il Presidente aveva chiesto di addormentare il gioco una volta avanti col risultato, cosa che non è mai accaduta. Colpa di Ancelotti? Forse, quanto meno in parte. A lui vengono imputati i cambi tardivi a partita in corso, la scelta di utilizzare un modulo forse troppo poco spregiudicato per una squadra che deve vincere imponendo il proprio gioco e divertendo i tifosi com’è nello stile berlusconiano. Ancelotti continua a volersi affidare a Clarence Seedorf anche quando l’olandese attraversa un periodo non al top della forma, lascia Inzaghi in panchina a oltranza anche quando bisogna premere sull’acceleratore. Spazio a Gourcuff dicevano in molti, ma anche il giovane francese non è riuscito a imporsi a dovere né nell’arco dell’intera stagione né tanto meno nel match di ieri. Il rientro di Nesta ha ridato un po’ di smalto alla difesa, ma una volta di più urge un riciclo di uomini. Come non bastasse, prima del ritorno di Monaco dove servirà la classica impresa, sabato arriva l’Empoli a San Siro; in queste condizioni psicofisiche, con la testa in Germania e i muscoli più appesantiti di quelli dei rivali, la truppa di Gigi Cagni sembra davvero una corazzata insormontabile. Il Milan non può fallire nessuna delle due gare, o si rischierebbe veramente di andare incontro ad uno psicodramma rossonero.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Perfettamente d'accordo